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Trocanterite: sintomi e cure

Trocanterite: sintomi e cure

  • 3 February 2021
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La trocanterite dell’anca è una sindrome dolorosa che colpisce lateralmente all’anca, nella parte superiore ed esterna della coscia, a livello del Gran Trocantere, una prominenza ossea del femore su cui si inseriscono molti muscoli importanti per il movimento dell’anca. È una patologia abbastanza comune, colpisce tra il 10% e il 20% degli adulti, con più del doppio di incidenza nelle donne (soprattutto oltre i 40 anni). Solitamente ha esordio solo da un lato, ma spesso, se non trattata correttamente, può evolvere in una trocanterite bilaterale.

Nei prossimi capitoli cercheremo di spiegare quali sono caratteristiche, cause, sintomi e cure della trocanterite, così da sapere come affrontarla al meglio.


Trocanterite: cos’è?

La trocanterite spesso viene confusa, in modo limitante, con una borsite trocanterica, cioè un’infiammazione della borsa sinoviale posta sopra il gran trocantere: tuttavia, l’infiammazione di tale borsa è solo una delle possibili motivi di dolore al trocantere. Per evitare confusione, il termine scientifico maggiormente utilizzato per identificarla è “Sindrome dolorosa latero-trocanterica”, piuttosto che “trocanterite”, che letteralmente significa solo “infiammazione del trocantere”.

Il gran trocantere è sede di inserzione muscolare di diversi muscoli: piccolo e medio gluteo, otturatori interno ed esterno, gemelli superiore e inferiore, piriforme e vasto mediale. A protezione dei tendini di queste strutture è posta una borsa sinoviale, una membrana piena di liquido con il compito di ridurre attrito e sfregamento tra le strutture. Quindi, in questa area corporea sono presenti numerose strutture e componenti: con trocanterite, o sindrome latero-trocanterica, si intende una condizione dolorosa che causa sintomi in questa area così ricca e complessa.

trocanterite anca
Anatomia del grande trocantere, sede di dolore percepito nella trocanterite.

Trocanterite: cause. È solo una borsite?

Come spesso succede per i dolori muscolo-scheletrici, la trocanterite ha una causa multifattoriale. In passato si credeva che dipendesse solo da un’infiammazione della borsa sinoviale posta sopra il trocantere, ma con gli studi di imaging si è dimostrato che, in realtà, la maggior parte dei pazienti con questa diagnosi ha lesioni ai muscoli abduttori d’anca, tendinosi e assottigliamento del tratto ileo-tibiale, senza evidenza di borsite. Quindi, si è iniziato ad ipotizzare che nell’anca possano avvenire processi degenerativi tendinei ed eventuali altre lesioni, in modo similare a quello che avviene nella spalla con la cuffia dei rotatori. Sono state così identificate due principali cause: una traumatica, come nel caso del portiere che si butta e atterra ripetutamente sul fianco, e una secondaria, più comune, dovuta principalmente a carichi ripetuti, sovraccarico o comorbidità.

Le più comuni cause di trocanterite possono quindi essere:

  • Traumi sul fianco
  • Movimenti ripetuti a carico dell’anca (fare le scale, correre, camminare, eccetera)
  • Pressione continua o eccessiva sul fianco
  • Comorbidità (infezioni, artriti, eccetera)

In particolar modo, l’artrite reumatoide può essere responsabile di una trocanterite bilaterale con esordio simultaneo o molto ravvicinato tra i due lati. È importante sottolineare come la presenza di fenomeni degenerativi a carico della componente muscolo-tendinea non debba spaventare (sono processi normali nel nostro corpo e possono essere trattati e gestiti), ma debba far capire come la trocanterite raramente sia solo un problema infiammatorio. Per tale motivo, un approccio alla trocanterite basato solo su antinfiammatori e farmaci non può essere un trattamento completo ed efficace a lungo termine.


Trocanterite: sintomi

Il principale sintomo della trocanterite d’anca è il dolore nella zona del gran trocantere. Questo dolore si presenta più intenso soprattutto al mattino e “da freddo” e peggiora con le attività in carico, come fare le scale o camminare a lungo, e con i movimenti contro resistenza dell’anca in abduzione (allargare la gamba: è il movimento che attiva la muscolatura interessata). Il dolore può non essere limitato alla parte superiore ed esterna della coscia, ma irradiarsi e interessare glutei, inguine, esterno basso della coscia e ginocchio. Di tipico, la trocanterite causa dolore a dormire sul fianco o a incrociare le gambe. Altri sintomi della trocanterite sono senso di rigidità articolare e indolenzimento a livello dell’anca.

Possono infine essere presenti i classici segni infiammatori, come gonfiore, calore e arrossamento.

I sintomi della trocanterite, soprattutto nelle prime fasi, possono assomigliare a quelli dell’artrosi d’anca: è importante che il professionista sanitario indaghi bene i movimenti provocativi, così da poter distinguere tra le due patologie.

Se non affrontata nel modo giusto, questo disturbo tende a diventare una trocanterite cronica, con sintomi ingravescenti e spesso bilaterale.


Trocanterite: cura ed esercizi

Il trattamento della trocanterite più indicato è quello conservativo.

Nella prima fase, la cosa più importante è l’educazione del paziente alla gestione delle attività, in modo da non sovraccaricare troppo le strutture infiammate: andrebbero ridotte le attività in monopodalica (su una gamba sola) e le flessioni d’anca ripetute. Si deve porre attenzione alle attività maggiormente provocative, come salire e scendere le scale, camminare (soprattutto a lungo e sulle superfici irregolari) e sollevare pesi.

Successivamente, si deve rinforzare tutta la muscolatura abduttoria e reintrodurre i movimenti più provocativi in modo graduale, aumentando progressivamente l’intensità in base all’andamento della sintomatologia. Per fare ciò, è fondamentale la strutturazione di un programma personalizzato di esercizi, che il paziente deve fare sia sotto supervisione del fisioterapista che a domicilio.

Gli esercizi per la trocanterite devono avere l’obiettivo di migliorare la condizione della muscolatura laterale dell’anca: per tale motivo, non bastano esercizi di rilassamento e allungamento muscolare, ma devono essere eseguiti anche esercizi di rinforzo. L’intensità dell’esercizio deve essere graduale: solitamente si parte con esercizi in scarico (come per esempio l’apertura delle anche in decubito laterale), senza pesi e con leve muscolari corte, per poi progredire inserendo resistenze maggiori e posizioni più provocative (ad esempio: prima in quadrupedia, poi in carico). La progressione tra un esercizio e l’altro deve essere guidata dal sintomo del paziente: gli esercizi possono essere eseguiti anche in presenza di dolore, purché facilmente tollerabile e che non permane per più di 24 ore dopo l’esercizio, e alla riduzione della sintomatologia si può proseguire aumentando l’intensità.

È importante sottolineare come non esiste un programma preimpostato di esercizi, in quando ogni caso di trocanterite è diverso: gli esercizi devono essere scelti e monitorati costantemente da un professionista in base alle caratteristiche del singolo paziente.


Trocantere e dolore inguine: cosa dobbiamo sapere?

Il dolore all’inguine è uno dei possibili sintomi della trocanterite: come spiegato nei paragrafi precedenti, in caso di trocanterite il dolore può irradiarsi ad altre zone limitrofe, tra cui la zona inguinale.

Tuttavia, il dolore inguinale non è tra i principali sintomi di questa patologia e, per tale motivo, quando è presente deve esserci una relazione diretta con il dolore in zona trocanterica. Questa relazione può essere di diversi tipi: per fare qualche esempio, possono esserci relazioni temporali (il dolore all’inguine si presenta solo in concomitanza o successivamente al dolore trocanterico), oppure meccaniche (dolore all’inguine che si scatena alla pressione della zona trocanterica o è scatenato da movimenti ripetuti eseguiti per “evitare” il dolore trocanterico). Spesso però, soprattutto nelle trocanteriti croniche, questa relazione viene sempre più a mancare, per via dei numerosi fattori (non necessariamente meccanici e strutturali), che causano la persistenza di dolore e patologia.

Quando è presente un dolore inguinale oltre ai sintomi della trocanterite è opportuno effettuare una valutazione approfondita, soprattutto quando la relazione tra i due sintomi non è molto chiara. Per tale motivo, in presenza di qualsiasi dolore, è sempre importantissimo affidarsi alla valutazione di un fisioterapista specializzato.


Conclusioni

In questo blog, abbiamo analizzato sintomi, cause, trattamento ed esercizi per la trocanterite. Come visto, è una patologia comune, che tuttavia necessita di essere inquadrata e trattata nel modo corretto. Se presenti sintomi simili o sai di soffrire di questa condizione, la cosa migliore che puoi fare è affidarti a un fisioterapista laureato e specializzato, capace di valutare il tuo dolore e creare un trattamento e un programma di esercizi specifici per la tua condizione.


Fonti

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